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TERMINALI DI EMISSIONE

I terminali di emissione sono l’elemento finale dell’impianto termico e hanno la funzione di distribuire il riscaldamento/raffrescamento prodotti dai generatori negli ambienti.

I terminali si suddividono in:

  • Terminali ad acqua
  • Terminali ad aria
  • Terminali aria/acqua

Si possono inoltre distinguere in:

  • Sistemi ad alta temperatura
  • Sistemi a bassa temperatura

 

Radiatori

Sono tra i terminali di erogazione più diffusi in ambito impiantistico e sono molto diffusi e apprezzati per la loro versatilità e per i costi contenuti. Essi possono essere utilizzati ovviamente solo per il riscaldamento e non per la climatizzazione estiva.

Gli impianti radianti

Sono impianti che sfruttano, a differenza dei tradizionali radiatori, grandi superfici, il che consente di lavorare a temperature di mandata molto basse. Sono composti da un sistema di tubazioni in polietilene annegate all’interno degli elementi costruttivi, pavimento, parete o soffitto, che viene alimentato in inverno da acqua calda a bassa temperatura (30-40 °C) per riscaldare ed in estate da acqua refrigerata (16-20°C) per raffrescare, qualora il generatore di calore scelto possa essere utilizzato anche per la climatizzazione estiva. Indispensabile in questo caso utilizzare dei deumidificatori per una corretta gestione dell’umidità nella stagione estiva.

Termoconvettori e ventilconvettori

I terminali di erogazione e convezione naturale (termoconvettori) e quelli a convezione forzata (ventilconvettori o fan-coil) hanno la caratteristica di apportare molto rapidamente calore all’ambiente e sono dunque particolarmente adatti per uffici, palestre, sale riunioni ecc…

I termoconvettori sono utilizzati per il riscaldamento degli ambienti mentre i ventilconvettori vengono utilizzati anche per la climatizzazione estiva. Essi possono essere ed acqua, a gas o ad elettricità.