COMFORT HOUSE

IL SISTEMA EDIFICIO-IMPIANTO

Impianti sufficienti per edifici efficienti

Il tema della riduzione dei consumi energetici in Italia ed in Europa è di grande attualità

In questo quadro si inserisce la Direttiva 2010/31/UE (la nuova Energy Performance Building Directive EPBD) che ha visto per la prima volta l’introduzione del concetto di “edifici a energia quasi zero” (edifici NZEB) per gli edifici di nuova costruzione sia pubblici che privati.

La direttiva EPBD ha disposto che a partire dal 31 dicembre 2020 tutte le nuove costruzioni debbano essere edifici NZEB.

Secondo la legislazione nazionale si definiscono NZEB tutti gli edifici, sia di nuova costruzione che esistenti, che rispettano i requisiti del DM 26/06/15 “Requisiti minimi”, cioè gli edifici con un fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo, coperto in gran parte da impianti che sfruttano energia proveniente da fonti rinnovabili disponibili in loco o nelle vicinanze (come il fotovoltaico, l’eolico, il solare termico, la geotermia).

In ambito CasaClima si definisce un edificio NZEB se raggiunge la classe CasaClima A oppure Gold.

Less is more

Il sistema impiantistico di un edificio a basso consumo energetico deve, molto più che in passato, essere attentamente progettato e dimensionato in funzione degli effettivi fabbisogni ed essere strettamente correlato agli aspetti costruttivi dell’edificio. 

È necessario sin dalle prime fasi di progettazione un approccio integrato tra progettisti, per ridurre il fabbisogno di energia con un involucro performante affiancato da soluzioni impiantistiche calibrate per quel fabbisogno.

A un involucro efficiente ed energeticamente performante servirà un impianto di potenza contenuta che permetterà una gestione più semplice e uno spazio di ingombro ridotto.

Nella certificazione CasaClima sono valutate sia l’efficienza energetica dell’involucro edilizio che quella del sistema edificio impianto.

La classe CasaClima è determinata dalla classe meno efficiente tra la classe di efficienza energetica dell’involucro e la classe di efficienza energetica complessiva.

QUAL’È IL SISTEMA PIU’ EFFICIENTE?

Poiché non esiste un “impianto ideale” è necessario progettare la soluzione che meglio soddisfi e concili le esigenze tecniche ed economiche di ogni singolo intervento.

La soluzione da preferire è quella che riesce a dare la risposta migliore alle diverse esigenze che possono essere così riassunte:

  • Costi contenuti
  • Elevata efficienza nella produzione del calore
  • Basso impatto ambientale
  • Possibilità di fare ricorso a fonti energetiche rinnovabili
  • Costo contenuto del vettore energia
  • Manutenzione limitate ed economica
  • Facilità ed immediatezza d’uso
  • Ridotto ingombro per l’impianto e per il dispositivo del vettore energetico.

L’impianto migliore non è sempre quello costituito da componenti costose, ma è quello che riesce ad ottimizzare i singoli componenti per raggiungere gli obiettivi di comfort prefissati compatibilmente con il budget a disposizione.

Inoltre dal 1° gennaio 2018 gli edifici di nuova costruzione e gli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione rilevante devono soddisfare il 50% del proprio fabbisogno energetico con fonti rinnovabili.

Tipologia di impianto

Autonomo: è costituito da un generatore di calore (ad es. caldaia o pompa di calore) a servizio di un’unica unità immobiliare o di un edificio monofamiliare.

Compongono l’impianto, oltre al generatore di calore, un collettore di distribuzione per ogni zona termica ed un certo numero di terminali.

Centralizzato o condominiale: è costituito da un unico generatore a servizio dell’intero edificio, dalle montanti di distribuzione, da uno o più collettori, generalmente uno per ogni appartamento, e da un elevato numero di terminali di emissione.