COMFORT HOUSE

I GENERATORI

A seconda dei livelli di comfort richiesti, delle caratteristiche dell’abitazione, delle condizioni climatiche e dei budget a disposizione si possono combinare in un unico generatore:

  • Riscaldamento
  • Raffrescamento
  • Produzione di acqua calda sanitaria (ACS)
  • Ventilazione meccanica controllata (VMC)

Caldaie a condensazione

Ciò che distingue e rende efficienti le caldaie a condensazione è il loro principio di funzionamento. Di base esse sottraggono calore al processo di combustione per cederlo all’acqua del riscaldamento.

I fumi prodotti vengono raffreddati fino a far condensare il vapore, recuperando cosi il calore latente che viene utilizzato per preriscaldare l’acqua di ritorno dell’impianto.

La tecnologia della condensazione riesce a raggiungere rendimenti migliori quando l’impianto lavora con acqua a bassa temperatura come i sistemi radianti.

La sostituzione di una vecchia caldaia con una caldaia a condensazione di classe A o superiore rientra tra gli interventi che beneficiano delle detrazioni fiscali per risparmio energetico. 

Generatori a biomassa

L’uso di moderni generatori a pellet, cippato, legna da ardere, bricchetti offrono oggi la stessa comodità di utilizzo di una caldaia a gas o a gasolio: le principali operazioni sono infatti automatizzate, in particolare il caricamento del combustibile, la pulizia e la regolazione.

Le principali tipologie di generatori alimentati a biomasse sono camini, termocamini, stufe, termostufe, caldaie a pellet/biomassa.

L’evacuazione dei fumi dei generatori alimentati a biomassa deve avvenire a tetto (norma UNI 10683).

Teleriscaldamento

È un sistema che consiste nella distribuzione attraverso una rete di tubazioni isolate e interrate, di acqua calda, surriscaldata o vapore proveniente da una grossa centrale di produzione. L’utilizzo di una rete di teleriscaldamento consente una gestione ottimizzata delle fonti energetiche, poiché la centrale ad essa collegata eroga una potenza termica costante.

Pompe di calore

Le pompe di calore sono considerate tra i generatori più moderni ed efficienti per la produzione di riscaldamento/raffrescamento presenti oggi sul mercato. Sono considerate un sistema avanzato, sia dal punto di vista del risparmio energetico sia per quanto riguarda la riduzione dell’impatto ambientale.

Il suo funzionamento è ottimale in abitazioni nuove, ben coibentate, con sistemi di emissione a bassa temperatura. 

Il funzionamento di una pompa di calore è simile a quello di un frigorifero. Una pompa di calore estrae calore da una fonte naturale come l’aria, l’acqua o il terreno (sorgente fredda) e lo trasferisce all’aria o all’acqua riscaldandola (pozzo caldo). Una volta riscaldato il fluido termovettore (aria o acqua) esso viene fatto circolare attraverso i sistemi di distribuzione e di emissione per riscaldare gli ambienti alla temperatura desiderata.

Le pompe di calore più diffuse sul mercato richiedono elettricità per il loro funzionamento, ma grazie a rendimenti elevati (COP, coefficiente di prestazione nella stagione invernale e EER rapporto di efficienza energetica nella stagione estiva), consentono di contenere i consumi elettrici.

Se si dispone di un sistema di accumulo elettrico a batteria, è possibile far funzionare la pompa di calore con l’energia autoprodotta, cosi da riscaldare e raffrescare la casa in modo quasi del tutto autonomo.

Mentre le pompe di calore ad aria possono essere usate esclusivamente per la climatizzazione ( riscaldamento e raffrescamento) le pompe di calore ad acqua possono produrre anche acqua calda sanitaria, permettendo di coprire con un unico generatore tutti i fabbisogni termici.

Sistemi ibridi

Nel caso in cui la pompa di calore sia abbinata ad un altro generatore, alimentato da fonti energetiche diverse, ad esempio una caldaia a gas, si parla di sistema ibrido. Il sistema darà priorità di volta in volta al generatore più conveniente in base alle richieste. Quando le temperature sono più miti sarà sufficiente la pompa di calore, durante i mesi più freddi sarà invece possibile utilizzare la caldaia abbinata.

Gli aggregati compatti

L’aggregato compatto è un apparecchio di dimensioni contenute, paragonabili a quelle di un frigorifero o di un congelatore, dove al suo interno sono alloggiati: 

  • Ventilatore
  • Scambiatore di calore
  • Pompa di calore
  • Serbatoio per l’accumulo dell’acqua calda

Alla base del funzionamento dell’aggregato compatto c’è la ventilazione meccanica controllata che viene sfruttata anche per climatizzare l’edificio in modo da raggiungere la massima integrazione possibile tra involucro ed impianti.

Soddisfa quindi in un unico apparecchio le esigenze di

  • Rinnovo e filtrazione dell’aria
  • Riscaldamento
  • Raffrescamento
  • Deumidificazione
  • Produzione di acqua calda sanitaria

QUAL’È IL SISTEMA PIU’ EFFICIENTE?

Poiché non esiste un “impianto ideale” è necessario progettare la soluzione che meglio soddisfi e concili le esigenze tecniche ed economiche di ogni singolo intervento.

La soluzione da preferire è quella che riesce a dare la risposta migliore alle diverse esigenze che possono essere così riassunte:

  • Costi contenuti
  • Elevata efficienza nella produzione del calore
  • Basso impatto ambientale
  • Possibilità di fare ricorso a fonti energetiche rinnovabili
  • Costo contenuto del vettore energia
  • Manutenzione limitate ed economica
  • Facilità ed immediatezza d’uso
  • Ridotto ingombro per l’impianto e per il dispositivo del vettore energetico.

L’impianto migliore non è sempre quello costituito da componenti costose, ma è quello che riesce ad ottimizzare i singoli componenti per raggiungere gli obiettivi di comfort prefissati compatibilmente con il budget a disposizione.

Inoltre dal 1° gennaio 2018 gli edifici di nuova costruzione e gli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione rilevante devono soddisfare il 50% del proprio fabbisogno energetico con fonti rinnovabili.

Tipologia di impianto

Autonomo: è costituito da un generatore di calore (ad es. caldaia o pompa di calore) a servizio di un’unica unità immobiliare o di un edificio monofamiliare.

Compongono l’impianto, oltre al generatore di calore, un collettore di distribuzione per ogni zona termica ed un certo numero di terminali.

Centralizzato o condominiale: è costituito da un unico generatore a servizio dell’intero edificio, dalle montanti di distribuzione, da uno o più collettori, generalmente uno per ogni appartamento, e da un elevato numero di terminali di emissione.